L’Autorità garante per l’infanzia sottolinea l’importanza della presunzione di minore età per i migranti in Italia e le implicazioni.
L’Italia, essendo uno dei principali punti di ingresso in Europa per i migranti, ha sempre affrontato la sfida di bilanciare le esigenze di sicurezza con i diritti umani, il garante per l’infanzia mette però in guardia. I minori, in particolare quelli non accompagnati, rappresentano una categoria particolarmente vulnerabile tra i migranti.
La dichiarazione dell’autorità garante
Carla Garlatti, rappresentante dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, ha ribadito l’importanza di rispettare il principio di presunzione di minore età all’arrivo in Italia per i “minori stranieri non accompagnati“. Garlatti ha sottolineato che in situazioni ambigue, non dovrebbe essere il minore a dover dimostrare la propria età. Ottenere documenti può essere una sfida, specialmente per i rifugiati. È essenziale garantire ai giovani migranti un colloquio tempestivo e la nomina di un tutore volontario.
La portavoce della Commissione UE, Anitta Hipper, ha dichiarato che la detenzione dovrebbe essere considerata solo come ultima risorsa. Questa affermazione è stata fatta in risposta al nuovo decreto migranti del governo, che potrebbe imporre restrizioni anche ai minori.
Chiarimenti dal governo
Contrariamente a quanto riportato da alcuni media, il nuovo decreto non elimina la presunzione di minore età in caso di dubbio. Questa precisazione è stata fornita da una nota ufficiale di Palazzo Chigi. La procedura di accertamento potrebbe essere accelerata in situazioni eccezionali, ma non vi è alcuna inversione dell’onere della prova riguardo all’età del minore.
La questione dei migranti, in particolare dei minori non accompagnati, è delicata e richiede un approccio equilibrato. La presunzione di minore età è un principio fondamentale per garantire i diritti e la protezione dei giovani migranti. È essenziale che le informazioni diffuse siano accurate e basate su fatti concreti. Mentre l’Italia continua a navigare nella complessa questione dell’immigrazione, è fondamentale che le decisioni prese siano nell’interesse superiore dei minori.